Hanno le mani d’oro gli artigiani sardi, iniziati ai mestieri dalle piccole fate che abitano tutta l’isola, le janas. I prodotti che nascono dall’ingegno isolano prendono forma di spettacolari tappeti, di eccezionali coltelli, di pregiate ceramiche e di eleganti gioielli, che trovano la loro espressione più felice nell’incontro fra oro e corallo. Tutto il simbolismo atavico che vive l’artigianato locale esplode e prende vita durante gli eventi che movimentano l’intera costa sud est. Sagra degli agrumi, mostre artigianali e carnevali estivi sono un delizioso assaggio degli appuntamenti che ogni anno attendono chi sceglie per le proprie vacanze la costa sud orientale sarda.
L’artigianato racconta la storia dei luoghi molto meglio di come possa fare un libro. E’ nelle mani degli artigiani la capacità di custodire la tradizioni dei luoghi e quelli che operano lungo tutta la costa e l’entro terra della Sardegna sud orientale si sono dimostrati negli ultimi anni impareggiabili maestri, capaci di conservare le tecniche del passato e di rinnovarle in chiave moderna.
La produzione tessile. Ricchi di intarsi e motivi antichi, i lavori realizzati con telai tradizionali sono originali e sempre attuali, realizzati rigorosamente a mano. Sono i colori e le lavorazioni ad attirare l’attenzione: fra le più belle quelle a “pibionis”, lavorazione che ricorda molto da vicino piccoli chicchi d’uva in rilievo su coperte, tovaglie, cuscini, ma anche arazzi e panni.
La produzione di coltelli. I coltelli sardi non lasciano certo indifferenti, figli di una tradizione antica e ancora oggi prodotti da grandi maestri artigiani. Famosissimi quelli a serramanico non solo per il prestigio e la resistenza delle lame, comunemente prodotte in acciaio damascato, ma anche per il fascino delle impugnature realizzate grazie all’uso di corna di muflone sardo, di cervo e in alcuni casi di legni particolarmente duri e profumati quali l’ebano o il ginepro. Se in passato il coltello era per il sardo uno strumento di lavoro capace di determinarne lo status, oggi per la maggiore si tratta di opere d’arte preziose, che si preferisce esporre o utilizzare solo nelle grandi occasioni.
La lavorazione del legno. Anche la lavorazione del legno ha una storia antica e non sono pochi i visitatori che scelgono di portare a casa, in ricordo della Sardegna, caratteristiche maschere sarde lavorate a mano, o bellissime cassapanche con intarsi geometrici e simbolici. Souvenir meno ingombranti, interamente realizzati e decorati a mano, sono taglieri, cucchiai, ma anche sgabelli e piccoli ripiani.
La cestineria. La produzione di bellissimi cestini caratterizza l’intera Sardegna, e nella zona sud orientale dell’isola quelli che fino a qualche decennio fa erano strumenti indispensabili per ogni donna di casa, oggi sono favolosi oggetti d’arredamento e produzioni artigianali invidiabili. Utilizzati comunemente come porta pane o porta biancheria i cestini sardi odierni hanno trovato il giusto compromesso fra passato e presente: gli artigiani si sono dimostrati in grado di non abbandonare la tradizione ma di renderla più attuale, svecchiando le forme decorative del passato e traducendole in lavorazioni originali e attuali.
Le ceramiche. Si tratta dell’artigianato più apprezzato e venduto, specie durante la stagione estiva. I motivi del passato si mescolano con quelli del presente dando vita a bellissime brocche, vassoi, scodelle, piatti e centrotavola.
us leo.